Militante comunista, venne arrestato nel luglio 1933 a seguito di una azione di propaganda culminata il 17.7.1933 col lancio di manifestini e con lʼesposizione di bandiere rosse in diversi comuni della pianura bolognese.
Deferito al Tribunale speciale, con sentenza del 5.7.1934, fu condannato a 5 anni di reclusione e a 2 anni di vigilanza.
Scontò la pena nelle carceri di Castelfranco Emilia (MO), Roma e Fossano (CN).
Tornò in libertà il 26.7.1936.